Federica Patti è storica dell’arte, docente e curatrice indipendente, la cui ricerca si concentra sulle arti multimediali digitali, su progetti interattivi e partecipativi, sulle live media performance e sulla valorizzazione di giovani artisti emergenti, con una propensione all’apertura e alla contaminazione verso pubblici e spazi non convenzionali. Vincitrice della nona edizione dell'Italian Council (2020) con un progetto di ricerca dal titolo “La performatività Posthuman. Una definizione transdisciplinare della live media performance” realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito del programma Italian Council, attualmente collabora con diverse realtà (fra tutte: MAMbo - Museo d'Arte Moderna Bologna, CUBO – Centro Unipol Bologna e Romaeuropa Festival) nell'ideazione e realizzazione di mostre e attività educative legate ai temi di arte, scienza, nuove tecnologie. E' membro del collettivo LaRete Art Projects e di IKT – International Association of Curators of Contemporary Art. E’ fra le tutor del progetto “Residenze digitali” e partecipa alle giurie di numerosi premi internazionali dedicati alla sperimentazione artistica multimediale (i più recenti: STARTS prize Piedmont, RE:Humanism 2021).
Dopo la laurea magistrale presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, e una tesi sull’interattività nell’arte contemporanea dal titolo "Arte e scienza nelle installazioni di Carsten Höller: omologie tra le teorie evoluzionistiche, le neuroscienze e la didattica educativa nei progetti di arte contemporanea", è stata uno dei membri fondatori di roBOt, festival internazionale dedicato alle arti digitali e la musica elettronica, che celebra la sua ottava edizione nel 2015. Nel 2012 è entrata a far parte del collettivo curatoriale LaRete Art Projects; fra le collaborazioni principali, ha lavorato come project manager per "Aelia Media" di Pablo Helguera, il progetto vincitore della prima edizione del Premio Internazionale di Arte Partecipativa. Ha partecipato alla realizzazione della mostra video “The Eye of the Collector”, uno degli eventi principali di Art First 2012 a Bologna. Insieme a Julia Draganović ha curato “Funding for Isola”, quarta tappa della serie "Click or Clash? Strategie di collaborazione", un progetto a lungo termine ideato da LaRete Art Projects sviluppato per la Galleria Bianconi di Milano; con la co-curatela di Claudia Löffelholz ha attivato dal 2014 la prima residenza per artisti dedicata alle arti digitali e alla musica elettronica a Bologna, presso il MAMbo.
Ha condotto il ciclo di incontri TALK | SHOW presso la galleria Civica di Modena, dedicato alle pratiche collaborative nelle arti contemporanee.
Dal 2013 è contributor per le webzine Artribune magazine e Creativeapplication.net.